domenica 4 novembre 2012

Aggiornamento Scoop

Piccolo aggiornamento sulla raccolta di articoli su Scoop.it


http://www.scoop.it/t/discipline-orientali

Alcuni aspetti positivi di Tai Ji Quan e Qi Gong


Si parla sempre più frequentemente dei risultati positivi riscontrati dalle osservazioni su vari gruppi di persone che praticano discipline quali Taiji e QiGong, ma difficilmente vengono analizzate le motivazioni per cui lo stato di salute migliora; utilizzando un punto di vista "occidentale" cerchiamo di analizzarne in maniera non esaustiva alcune.

Il primo elemento che salta all'occhio e su cui a lezione insegnanti e maestri insistono molto è la postura. Tutte le posizioni e i movimenti in queste discipline sono studiati per rispettare al massimo sia la colonna vertebrale che le articolazioni; il vertice del capo (bai hui) ben disteso verso l'alto garantisce una buona distensione della colonna vertebrale mentre la retroversione del bacino permette di scaricare sulle gambe e sui piedi il peso di tutto il corpo senza gravare sulla zona lombare. I movimenti, gli esercizi e le sequenze fanno lavorare in maniera completa e senza sforzo le articolazioni, soprattutto spalle e anche, mantenendo ed aumentando la mobilità dell'apparato osteo-articolare, tutto questo anche grazie ad un intenso lavoro di controllo e rilassamento dei muscoli poiché in effetti nuove posture a cui non siamo abituati ci costringono ad utilizzare gruppi articolari e muscolari in maniera nuova, facilitando il rilassamento di zone che normalmente teniamo contratte senza reale necessità.
Collegato alla mobilità delle articolazioni è il lavoro che Taiji e QiGong fanno non solo sui muscoli ma anche sui tendini, allungandoli e rafforzandoli; la contrazione muscolo-tendinea è la causa principale per cui le articolazioni non sono sciolte e non svolgono al meglio il loro lavoro. Con i movimenti complessi e completi delle discipline cinesi ed una pratica costante tutto il corpo diventerà quindi più sciolto ed elastico, prevenendo do eliminando rigidità, contrazioni e blocchi causati dalle più svariate motivazioni.
Abbiamo messo in evidenza come la retroversione del bacino permetta di scaricare il peso del corpo sulle gambe senza affaticare la zona lombare: proprio le gambe iniziano così a lavorare secondo la loro vera natura, a rinforzarsi e ad essere l'origine del nostro movimento. È possibile quindi iniziare a lavorare gestendo con cura il peso, l'equilibrio, la stabilità e diminuendo ulteriormente il carico sulla schiena.
Lavoro sulle gambe, rilassamento articolare, respirazione (che merita un discorso a parte) sono tre elementi che hanno come conseguenza un notevole miglioramento del funzionamento dell'apparato circolatorio; è essenziale per la salute che ossigeno e sostanze nutritive vengano distribuiti per nutrire organi, muscoli, tessuti e in generale tutte le parti del corpo. Contrazioni e blocco delle articolazioni impediscono una corretta circolazione con le conseguenze che ne derivano; quindi rilassamento e mobilità  non fanno altro che migliorare la distribuzione di "Qi" nell'organismo.
Considerando poi il lavoro sulle gambe i muscoli funzionano come "pompa" utile alla circolazione venosa, favorendo il ritorno del sangue dalla parte bassa del corpo al cuore. Circolazione migliorata significa anche minor affaticamento del muscolo cardiaco che subisce anche gli effetti positivi di una respirazione lenta, controllata e profonda.

Rilassamento della colonna vertebrale e delle articolazioni con conseguente aumento della mobilità, allungamento e rafforzamento dei tendini, rilassamento e percezione aumentata di muscoli e gruppi muscolari, miglioramento di circolazione sanguigna e linfatica sono solo alcuni degli elementi su cui Taiji e QiGong agiscono: non poco ma non tutto.
Possiamo comunque cominciare a capire quali possono essere gli elementi che rendono queste discipline utili per un miglioramento dello stato di salute.

martedì 23 ottobre 2012

Festival dell'Oriente



Segnalo come molti altri questa manifestazione, che ho visitato la scorsa edizione, poiché la ritengo ottima per tutti coloro che si sono già avvicinati all'Oriente o per coloro che stanno cominciando ora o hanno intenzione di farlo.
Il festival è veramente vario e offre molte esperienze, stage, conferenze per avvicinarsi a questo mondo così distante dal nostro modo di pensare.

Tutte le informazioni le potete trovare direttamente sul sito dell'evento http://festivaldelloriente.net/ o sulla sua pagina facebook.

giovedì 11 ottobre 2012

In giro per la rete

Sulla mia pagina del sito Scoop che potete trovare a questo indirizzo http://www.scoop.it/t/discipline-orientali c'è una piccola selezione fatta da me di vari articoli sparsi per la rete che hanno ovviamente come oggetto le discipline cinesi.

Se vi interessa tornateci ogni tanto, cercherò di aggiornarla con frequenza.


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sabato 6 ottobre 2012

Nuovo stage di Qi Gong

Introduciamo la stagione degli allievi avanzati con un primo stage di Qi Gong della durata di una giornata dedicato interamente alla pratica.
Inizieremo con lo scioglimento della varie parti del corpo per entrare gradualmente in stadi di concentrazione sempre più avanzati accrescendo il lavoro con il Qi e con la respirazione profonda.
Elementi di filosofia taoista e di Zhi Neng Qi Gong ci guideranno in una pratica intensa e bilanciata nell'arco di una giornata.

Data: Domenica 21 Ottobre 2012

Luogo di pratica: Centro Ki, Via Galata 33/7

Orario 10:00 - 17:30


Obbligatoria la prenotazione.

giovedì 4 ottobre 2012

Nuovo stage di Taijiquan stile Chen

Sabato 6 Ottobre nuovo stage di Taijiquan stile Chen in cui approfondiremo esercizi di tonificazione e stretching oltre ovviamente a figure e tecniche proprie della forma di Chen.

L'appuntamento è alle ore 10:00 presso i locali di Spazio Danza a Genova Sampierdarena, lo stage durerà fino alle 13:00 circa.

E' necessario dare conferma di partecipazione, l'incontro si terrà con un minimo di 3 partecipanti.

martedì 2 ottobre 2012

La respirazione

Elemento fondamentale per la vita è l'aria, naturale quindi che l'elemento fondamentale di discipline che si occupano di benessere sia la respirazione. In effetti il termine Qi è traducibile non solo con "energia" ma anche con "respiro", che infatti attribuisce la vita.
Buona parte della pratica del QiGong e del Taijiquan è legata ad esercizi che riguardano la respirazione, concentrati sull'utilizzo non della cassa toracica ma del diaframma e dell'addome. Parleremo quindi di respirazione addominale che può essere regolare, o "post-natale", e contraria, o "pre-natale".
La respirazione post-natale risulta a noi essere la più naturale: durante l'inspirazione il diaframma scende e l'addome si espande per contrarsi durante l'espirazione. Inizialmente è opportuno che il praticante si eserciti su questo tipo di respirazione imparando a padroneggiarla a dovere per poi passare alla fase successiva, quella della respirazione pre-natale. Durante questa respirazione l'addome si comporta in modo esattamente opposto: si contrae durante l'inspirazione e si espande durante l'espirazione; secondo la filosofia taoista è questa la respirazione effettuata dal feto nel grembo materno, provvede al suo "approvvigionamento" non dalle usuali vie respiratorie come sarà dopo la nascita, ma dal cordone ombelicale.
In realtà con la respirazione pre-natale noi creiamo un Taiji nel nostro corpo in quanto combiniamo e separiamo sistematicamente il Qi pre-natale (Yang) e il Qi post-natale (Yin).
Durante l'inspirazione il Qi post-natale che riempie i polmoni viene spinto in basso verso il diaframma mentre il Qi pre-natale viene spinto verso l'alto dalla contrazione dell'addome e dal sollevamento del perineo: ora abbiamo i due Qi uniti nel Taiji. Durante l'espirazione il Qi post-natale esce dal corpo attraverso il naso mentre il Qi pre-natale sprofonda nel Dantien. I taoisti definiscono questa respirazione Qi Ton. "Ton significa permeare e mescolare, Qi Ton si riferisce quindi alla diffusione e alla combinazione dei due tipi di Qi. Oltre a facilitare il controllo volontario della respirazione, il Qi-Ton porta beneficio agli organi interni, contraendoli e rilassandoli alternativamente. Questo tipo di esercizio interno distingue il Taiji da molti altri tipi di esercizi che mirano solo al rafforzamento e allo sviluppo della muscolatura esterna." (Jou Tsung Hwa).

domenica 30 settembre 2012

Incredibile filmato idi repertorio

Incredibile video della prima metà del '900 sul Taijiquan stile Wu.


http://m.youtube.com/#/watch?feature=em-subs_digest-newavtr-vrecs&v=yDaV9C0ERP8&desktop_uri=%2Fwatch%3Fv%3DyDaV9C0ERP8%26feature%3Dem-subs_digest-newavtr-vrecs&gl=IT

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venerdì 14 settembre 2012

Tia Ji Quan: la ripetizione delle tecniche all'interno della forma

Ai praticanti di Taijiquan è noto che all'interno di una forma, di qualsiasi stile essa sia, è frequente che una singola tecnica, o più tecniche in gruppo, si ripeta due o più volte; spesso capita anche con figure intere.
Per spiegare perché è importante che questo accada ricorrerò ad un esempio classico forse un po' più comprensibile a noi occidentali: la patente di guida. La prima volta in cui noi ci sediamo al volante di un'autovettura le cose sono estremamente complicate, dobbiamo imparare a gestire diversi comandi contemporaneamente (volante, acceleratore, freno, frizione, leva del cambio, ecc.) e la nostra attenzione non può che essere totalmente dedicata a questo; difficilmente perdiamo la concentrazione poiché siamo consapevoli che significherebbe che quantomeno rischiamo di far spegnere l'auto o addirittura urtare qualcosa.
Le cose cambiano però nel momento in cui noi prendiamo confidenza o impariamo a guidare bene; la nostra soglia di attenzione non è più così elevata come all'inizio, cala anche la concentrazione e le distrazioni sono più frequenti, tanto che a volte possono anche portarci a causare qualche incidente. In sintesi l'abitudine alla ripetizione di gesti e azioni sempre uguali ci porta certamente ad una conoscenza superiore di quello che stiamo facendo ma contemporaneamente la confidenza che acquisiamo causa una minor concentrazione nell'eseguire l'azione stessa.
Nel Taijiquan spesso capita la medesima cosa. Nella prima fase di studio della disciplina si è totalmente impegnati nell'apprendimento della forma, nel cercare di ricordare quale tecnica viene dopo quella che stiamo eseguendo e questo mantiene la concentrazione al massimo.
Una volta appresa la forma (il momento in cui si inizia a praticare veramente il Taijiquan) è molto semplice arrivare, in alcune situazioni, a praticare in modo automatico ed invece di portare la concentrazione nelle tecniche la nostra mente inizia a vagare tra i pensieri più disparati.
Proprio in questo caso la ripetizione di tecniche e figure ci viene in aiuto: se non siamo concentrati, nel momento in cui ci troviamo in una ripetizione è possibile perdere il momento e non sapere più in che punto della forma ci troviamo. Per non "compromettere" la pratica (per carità, se accade non succede nulla) ci ritroviamo quasi involontariamente a mantenere più alta la concentrazione migliorando di conseguenza il nostro Taijiquan.
Ovviamente questo è solo uno dei tanti elementi mente/corpo che compongono il Taijiquan e che si apprendono durante l'affascinante percorso in cui ci guida questa disciplina.